Peso e dieta

I chili di troppo non sono solo un problema estetico. Il sovrappeso e soprattutto l’obesità sono due grandi pericoli a causa delle interferenze fra il tessuto adiposo e i recettori per gli estrogeni. Un peso di molto superiore alla norma (in particolare dopo la menopausa) è la principale fonte di sintesi di ormoni estrogeni circolanti, con conseguente eccessivo stimolo ormonale sulla ghiandola mammaria.

Quando il peso ponderale è eccessivo?

Un parametro molto importante è la misurazione della circonferenza addominale.
Ecco le tre regole per misurarla:

  • utilizzare sempre un metro a nastro (non elastico)
  • sistemarsi davanti a uno specchio con l’addome nudo
  • posizionare il metro a livello della vita, in linea orizzontale, parallela al pavimento. Se la vita non è bene evidente, il punto di riferimento è l’ombelico. Il nastro dovrà essere sempre in linea parallela rispetto al pavimento.

Se il girovita è maggiore di 80 centimetri, il rischio di obesità è moderato.
Superiore a 88 cm è elevato, oltre 110 molto elevato.
In alternativa è possibile calcolare il Body Mass Index (BMI). Si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in kg) per il quadrato dell’altezza (in metri). La fascia ideale è quella compresa tra i valori di 18.5 e 24.9. L’indice di sovrappeso è compreso tra 25 e 30 mentre se supera i 30 si parla di obesità.

ATTENZIONE ANCHE A TAVOLA!

Strettamente collegata all’eccesso di peso è la nostra alimentazione quotidiana.

Una dieta ricca di cereali integrali, vegetali e legumi riduce il rischio di sindrome metabolica (uno dei fattori di rischio del tumore mammario).

Vanno quindi preferiti cibi non raffinati e limitati i grassi animali perché tendono a rallentare l’azione dell’insulina e a mantenere alta la glicemia, fattori associati a una maggiore probabilità di sviluppare la malattia.

Negli anni molte nuove tipologie di diete sono state definite efficaci, innovative o rivoluzionarie. Talvolta alcune hanno avuto un grande successo iniziale, per poi rivelarsi inefficienti se non pericolose per il benessere.
Una delle diete migliori al mondo è quella mediterranea, numerosi studi hanno dimostrato una correlazione tra questa alimentazione e la diminuzione del rischio di malattie tumorali e cardiovascolari.
I motivi?

  • elevata quantità di frutta e verdura (in grado di fornire vitamine e sali e minerali)
  • limitato consumo di cibi contenenti grassi saturi e colesterolo
  • introito dei preziosi acidi grassi polinsaturi omega 3

E’ anche molto importante la suddivisione, nell’arco della giornata, dei pasti. Devono essere tre: colazione, pranzo e cena accompagnati da due spuntini, a metà mattina e pomeriggio. La prima colazione ha un ruolo fondamentale, in quanto permette di non arrivare a pranzo troppo affamati, correndo il rischio di eccedere nel consumo di cibo.

DIETA MEDITERRANEA

Ecco le virtù antitumorali della dieta mediterranea

  • Legumi: sono ricchi in proteine vegetali, ferro, vitamine del gruppo B e fibre. Contengono fitoestrogeni che modulano l’azione degli ormoni sessuali, ostacolando la crescita tumorale (regolano anche la glicemia e il colesterolo)
  • Cibi integrali: grano, riso, avena, orzo e mais apportano cellulosa, vitamine B ed E, e minerali (selenio e ferro). Sono nutrienti, antiossidanti, e stabilizzano la glicemia e il colesterolo
  • Semi e frutta secca: sono ricchi di potassio e di altri composti anticancerogeni come gli acidi grassi omega 3 e le vitamine A ed E
  • Frutta e verdura: apportano antiossidanti in grado di eliminare i radicali liberi, responsabili della degenerazione cellulare
  • Pesce: soprattutto quello azzurro (sardine, acciughe, sgombri) offre acidi grassi polinsaturi omega 3, coenzima Q10 e selenio, sostanze con funzioni antiossidanti
  • Olio extra vergine d’oliva: fornisce acidi grassi monoinsaturi, polifenoli e vitamina E, che agiscono in sinergia per proteggere le membrane cellulari dai danni ossidativi provocati dai radicali liberi